Aniello Barone inizia a fotografare nel 1995, dopo essersi laureato con una tesi sul degrado ambientale, sul tema dei rifiuti solidi urbani. Intraprende, da quell’anno, una ricerca sulle realtà urbane e suburbane di Napoli nel corso della quale approfondisce i temi dell’immigrazione e delle periferie di quella provincia. In particolare è attento alle persone provenienti da Africa, Asia, Sud America e dall’Est dell’Europa, al variegato e complesso mescolarsi tra gli universi simbolici e culturali che queste persone portano con sé e quello della cultura occidentale, e al mutamento che questo ha indotto nell’immaginario e nello stile di vita delle comunità locali. Quello di Aniello Barone è un narrare per immagini sempre profondamente coinvolto, umano e raffinato, senza nessuna scorciatoia nel patetico o nel polemico.