La ricerca artistica di Renzo Marzona è una meditazione sull’essenza stessa dell’atto del dipingere che ha condotto l’artista a un’operazione di graduale riduzione ed eliminazione di tutto ciò che nel dipinto non è assolutamente necessario. Marzona utilizza strutture e forme primarie, razionali ed elementari, per cui l’opera d’arte cessa di essere una metafora di qualcos’altro per diventare un oggetto fisico e concreto che, avendo in sé le proprie motivazioni formali ed estetiche, rinvia a sé stessa perché contiene dentro di sé la propria giustificazione e trova, nella seduzione del darsi visivo di materiali e colori, il suo intrinseco significato. La semplicità della struttura astratta non riesce però a celare del tutto il trasporto emotivo caratterizzante la personalità di questo artista che manifesta, con la propria ricerca, l’aspirazione a raggiungere un grado di armonia, perfezione e bellezza facendo confluire nelle sue opere la misura della matematica e il ritmo della musica.