Con un saggio di Umberto Galimberti.Antichi tracciati raccoglie l’ultimo ciclo di lavori di Franco Guerzoni, molti dei quali presentati in anteprima assoluta. Questi ultimi segnano una nuova tappa nella vicenda creativa dell’artista: la resa visiva delle tematiche da lui indagate viene condotta da uno stile più minimalista e vibrante, che allestisce le proprie immagini in bianchi scenari dalle tonalità mobili e calcinate.    Modenese, nato nel 1948, Franco Guerzoni è attivo negli anni settanta tra le fila degli artisti concettuali. Fotografia, grafica, libri-opera rappresentano in questa fase per Guerzoni i campi d’applicazione privilegiati e altrettante “scritture” che dell’immagine mutano di volta in volta il senso. Con gli anni ottanta la ricerca dell’artista partecipa a una più generale riscoperta della sensibilità pittorica, guidata da un’attrazione per le materie allo stato puro. Dapprima attraverso le stratificazioni cartacee, poi con la pittura vera e propria, trovano una straordinaria sintesi i temi del viaggio e della memoria, già latenti negli anni della ricerca concettuale. Nascono cicli di lavori, spesso di grandi dimensioni, che per l’artista rappresentano altrettante “stanze” della pittura, caratterizzate da comuni timbri cromatici riferibili spesso alla gamma dei primari, quando non al bianco e al nero. E irrecuperabile per Guerzoni è il passato stesso, di cui l’archeologia non rappresenta che una ricostruzione utopica, condizionata dal punto di vista dell’oggi.Se le sue sono dunque memorie “sognate”, immaginarie, la riflessione sul passato contempla anche il suo interagire nascosto con l’immagine del presente, che su di esso è costruito.Padova, Scuderie di Palazzo Moroni28 settembre – 28 ottobre 2007