Costruita tra il 1932 e il 1935 dall’architetto milanese Piero Portaluppi e aggiornata in seguito dal collega Tomaso Buzzi, Villa Necchi Campiglio è una sontuosa residenza unifamiliare collocata nel cuore di Milano, circondata da un ampio giardino e corredata da campo da tennis e piscina. Edificio ancora poco conosciuto nell’opera del Portaluppi, la dimora rappresenta uno straordinario caso di villa urbana all’insegna della modernità, inserita in un contesto di grande fascino architettonico. Donata al FAI nel 2001, dopo un accurato restauro è diventata casa-museo ed è ora arricchita da due preziose collezioni: la raccolta d’opere d’arte del primo Novecento di Claudia Gian Ferrari (con lavori di Arturo Martini, Giorgio Morandi, Giorgio de Chirico, Mario Sironi e altri) e la collezione di dipinti e arti decorative del XVIII secolo donata da Alighiero ed Emilietta de’ Micheli (con dipinti di Canaletto, Tiepolo, Marieschi e Rosalba Carriera oltre a miniature di Jean Baptiste Isabey e a preziose ceramiche). La guida illustra con testi agili e chiari architettura, storia e riti quotidiani del complesso residenziale che, scampato ai bombardamenti bellici e mai alterato negli anni, è giunto a noi perfettamente integro, espressione compiuta della genialità del suo progettista ma anche specchio di un’epoca e dell’elegante stile di vita dei proprietari, noti esponenti dell’alta borghesia lombarda, il cui nome è legato nella memoria degli italiani alle celebri macchine da cucire.